Una nuova architettura per le redazioni GEDI

federico badaloni
4 min readOct 5, 2020

Il Gruppo GEDI ha creato due nuove testate: Salute e Green&Blue. Sono online? Sì, ma anche no. Perché non le ho linkate? Perché dovrei inserire 17 url diverse per ognuna di esse (qui sotto però le troverete). Curiosi? Seguitemi.

Noi le chiamiamo content hub: redazioni su cui convergono le notizie che riguardano un certo tema e che producono contenuti di ogni forma mediale per tutti i siti dei quotidiani del Gruppo. Ma c’è di più: alcuni di questi contenuti sono utilizzati anche per produrre dei supplementi su carta (che gli abbonati alle varie testate possono sfogliare anche online). Avevamo già sperimentato questo approccio digital first un anno fa, per il sito di Le Scienze, dove i contenuti pubblicati online sono utilizzati anche per produrre I Quaderni di Le Scienze. Ma con i content hub ci siamo spinti oltre, perché abbiamo industrializzato il processo su larga scala.

Da un punto di vista editoriale, questa operazione segna un cambio di strategia importante: fino ad oggi ogni testata giornalistica del Gruppo era come un silos verticale e impermeabile che presidiava verticalmente tutti gli ambiti di cui intendeva occuparsi; con i content hub inauguriamo un modello nel quale -per alcuni ambiti- i contenuti sono distribuiti orizzontalmente, in modo trasversale alle testate che intendono pubblicarli. É importante sottolineare che in questa organizzazione i content hub sono testate giornalistiche a tutti gli effetti (il direttore di Green&Blue è Fabio Bogo, la direttrice di Salute è Daniela Minerva).

Le sfide che abbiamo affrontato:

  • l’architettura dell’informazione, perché abbiamo dovuto ridefinire la natura dei contenuti, la loro struttura e il modo di classificarli. Abbiamo scelto una “tassonomia piatta” per i content hub, cioè un modello in cui tutti i contenuti sono pari fra loro e vengono classificati solamente in base a tag di diversi tipi. Questo ci consente di realizzare pagine automaticamente aggiornate su tutti gli argomenti seguiti da ogni Content Hub e di produrre dei suggerimenti di lettura pertinenti, tratti anch’essi in automatico dall’archivio, in ogni contenuto visualizzato. Ogni redazione è completamente autonoma per la gestione della propria homepage ed ha a disposizione nel sistema editoriale un piccolo motore per realizzare dossier editoriali in autonomia: dei veri e propri siti all’interno dei content hub da utilizzare per eventi o temi particolarmente salienti
  • la content strategy, perché abbiamo dovuto compiere un lavoro di importazione e rimappatura di tutti i contenuti presenti negli archivi delle varie testate di Gruppo attinenti ai temi trattati dai content hub; ne abbiamo rimodellato l’organizzazione interna, le regole che ne governano la rappresentazione e abbiamo formato le redazioni affinché potessero sfruttare tutte le potenzialità di questa nuova logica
  • lo user experience design e il graphic design, affinché questi contenuti fossero comprensibili, usabili, giornalisticamente versatili e si adattassero ai vari ambienti di pubblicazione, cioè alle diverse grafiche dei nostri siti, ai diversi devices e ai diversi supporti
  • La SEO (search engine optimization), per gestire nel modo migliore l’indicizzazione delle varie url e non perdere posizioni nel ranking dei contenuti d’archivio trasferiti nei vari content hub
  • l’architettura software in generale, per l’integrazione delle basi di dati interessate, perché non tutti gli ambienti di pubblicazione condividono lo stesso sistema editoriale e per la flessibilità e l’autonomia di gestione delle homepage che abbiamo voluto introdurre nel sistema editoriale

Come abbiamo lavorato
La sfida più grande è stata il tempo: abbiamo cominciato la progettazione a fine giugno, sapendo che il 21 settembre avremmo dovuto pubblicare Salute, il 2 ottobre Green&Blue. Per farcela in un tempo così ridotto abbiamo creato un team multidisciplinare che includeva persone con competenze tecniche, grafiche, di architettura dell’informazione e user experience design, redattori e marketers. Tutti i componenti di questa squadra (che per inciso hanno lavorato quasi sempre da casa) hanno partecipato sia alla progettazione che alla realizzazione concreta del progetto, organizzando il lavoro in cicli (sprint) di una settimana al massimo.
Abbiamo usato Wrike, uno strumento introdotto da pochi mesi in azienda, per tenere traccia del backlog, delle decisioni prese, delle ragioni per le quali venivano fatte le scelte, per assegnare le varie attività, seguire la loro evoluzione e condividere la documentazione di progetto (che abbiamo ridotto all’osso). Di Wrike abbiamo sfruttato molto anche la possibilità di avere dei thread di conversazione per ogni attività, cosa che ci ha evitato di frammentare le nostre comunicazioni fra le mail, le chat su Teams o su Whatsapp e le telefonate. Senza questo tool, ma soprattutto senza una impostazione agile del lavoro, basata sulla centralità della progettazione funzionale, non avremmo potuto gestire nel poco tempo a disposizione la complessità dei processi decisionali e delle comunicazioni fra i membri del team, i vari collaboratori e gli stakeholders.

Ed ora, come promesso, ecco i diciassette link per leggere i contenuti di Green&Blue su La Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, Il Corriere delle Alpi, Il Mattino di Padova, Il Piccolo, Il Tirreno, La Gazzetta di Mantova, La Gazzetta di Modena, La Gazzetta di Reggio, La Nuova Venezia, La Nuova Ferrara, La Provincia Pavese, La Sentinella del Canavese, La Tribuna di Treviso, Il Messaggero Veneto. Esiste anche un sito a sé stante: Greenandblue.it.

Qui invece ci sono i link per i contenuti del content hub Salute:
La Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, Il Corriere delle Alpi, Il Mattino di Padova, Il Piccolo, Il Tirreno, La Gazzetta di Mantova, La Gazzetta di Modena, La Gazzetta di Reggio, La Nuova Venezia, La Nuova Ferrara, La Provincia Pavese, La Sentinella del Canavese, La Tribuna di Treviso, Il Messaggero Veneto. Anche in questo caso esiste anche un sito a sé stante: Salute.eu.

AGGIORNAMENTO del 14 marzo 2021: “E non finisce qui”, scrivevo a ottobre dell’anno scorso: a Green and Blue e Salute si aggiungono quest’anno “Moda e Beauty”, diretto da Simona Movilia, “Gusto”, diretto da Luca Ferrua e “Hi-Tech”, diretto da Riccardo Luna. Tutti i Content Hub sono coordinati da Alessio Balbi.

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